(Rivista Internazionale - Dicembre 1998: Una svolta epocale - 4/5)
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Roma, Casa di Rodi. S.E. il Gran Cancelliere, l'Amb. Conte Don Carlo Marullo di Condojanni, durante una cerimonia religiosa nella Cappella Palatina. |
E veniamo all’ordine del giorno della riunione di oggi: il famoso Giubileo dell’Ordine. Famoso perché se ne parla da tanto tempo, ma siamo arrivati al momento cruciale della preparazione. Cosa si desidera dai Delegati per le Comunicazioni? La diffusione della notizia nel mondo e l’incoraggiamento alle partecipazioni del maggior numero possibile di Cavalieri. Il Giubileo avrà inizio a Malta nel dicembre di quest’anno con un solenne raduno, e in questa occasione ci sarà anche la riunione dei Presidenti delle Associazioni nazionali e degli Ambasciatori. Forse è la prima riunione mondiale degli Ambasciatori, perché non mi pare che se ne siano state fatte altre finora. Ci saranno poi due giornate di lavori e in queste giornate ci sarà la possibilità di un confronto fra opinioni diverse. Mi auguro che il dibattito sia aperto, perché si possa avere la misura della volontà, da una parte, ma anche la capacità, dall’altra, dei membri dell’Ordine di interessarsi e partecipare alla soluzione dei problemi che non sono solo del Magistero ma di tutti gli enti dell’Ordine e addirittura delle singole Delegazioni.
Il secondo evento del Giubileo avrà luogo in aprile, in una Roma che farà festa all’Ordine in via Condotti, perché l’Associazione di via Condotti ci dedicherà un intero mese di celebrazioni. Poi ci saranno in giugno il Capitolo Generale, la Solenne Udienza Papale, una manifestazione all’Aventino il 25 con una mostra di pittura, quindi in ottobre il pellegrinaggio a Rodi. Speravamo di farne anche uno nei Luoghi Santi ma questo, al momento, è ancora incerto. La conclusione comunque avverrà solennemente alla fine del 1999.
Vorrei però che sul piano dei Gran Priorati e delle Associazioni, accanto ai Delegati per le Comunicazioni oggi qui così numerosi, si trovasse un legame diretto con un professionista della stampa locale che possa, in un modo o nell’altro canalizzare in forma diretta le comunicazioni che vengono dal centro e viceversa. Perché dico questo? Perché il Magistero ha provato come funziona il gruppo delle comunicazioni e come funzionano le rappresentanze che il Segretariato ha attraverso i Delegati. Il risultato non è lusinghiero, perché le comunicazioni trasmesse non hanno quasi mai un’eco sulla stampa dei vari Paesi. Noi abbiamo lanciato una grande notizia nel ‘94, quella dell’ingresso dell’Ordine alle Nazioni Unite. Abbiamo raccolto solo 5 o 6 piccole notizie sulla stampa dei Paesi dove ci sono i Delegati delle comunicazioni. Abbiamo ripetuto questo esperimento con la flash letter con lo stesso risultato. E’ vero che le flash letters sono diffuse tra i Cavalieri ma non è questo il loro unico scopo: lo scopo è anche che ogni singola associazione partecipi la propria vita, e quindi anche la vita del Magistero, alla comunità in cui opera. Quindi questo contatto con la stampa locale, io credo, che sia necessario e indilazionabile.
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Honduras. Alcuni volontari dell'Ecom all'arrivo nelle zone colpite dall'uragano Mitch. |
Insisto con il Segretario per le Comunicazioni e con il Presidente del Consiglio per le Comunicazioni, perché si trovi un legame diretto con i principali quotidiani del mondo, altrimenti il discorso lo facciamo e lo ascoltiamo tra di noi, ma sul piano dell’immagine dell’Ordine non otteniamo nessun risultato. Se noi non abbiamo un’immagine esterna in tutti i Paesi, non avremo mai uno strumento efficace per lottare contro i Falsi Ordini. E’ di limitata utilità che i Gran Priori, i Presidenti, i singoli Cavalieri inviino a Roma denunce e segnalazioni sui Falsi Ordini, se poi all’interno di una Associazione non si è in grado di far pubblicare dai giornali un comunicato come quello che è uscito sull’Osservatore Romano di qualche giorno fa, in cui si chiarisce, non tanto quello che gli altri Ordini non sono, ma quello che l’Ordine è. Sarà molto difficile per i Falsi Ordini andare avanti se sistematicamente, ogni mese, ogni due mesi, sui giornali che possono essere raggiunti dalle Associazioni e dei Gran Priorati usciranno le notizie delle vere investiture dei Cavalieri e dell’attività dell’Ordine nel mondo. Se questo si farà il Consiglio per le Comunicazioni sarà soddisfatto, se questo non si farà, non sarà la denuncia che, ogni tanto, si può fare di un Falso Ordine che ha rilasciato un passaporto, a risolvere il problema. L’opinione pubblica deve essere informata. Questo è anche lo scopo del Consiglio per le Comunicazioni, del Segretariato, dei singoli Delegati. Ma come possono muoversi i singoli delegati se non hanno un professionista che riesca in qualche modo a tenere il contatto con i principali giornali? Io invito così i delegati a suggerirci nominativi di giornalisti importanti e accreditati nei diversi Paesi, perché si possano contattare, perché si possa costituire un rapporto, creandoli anche eventualmente Cavalieri Magistrali, perché in fondo c’è una parte del giornalismo internazionale che è sana, che è anche cattolica, e che potrebbe essere estremamente utile per noi, così come noi potremmo essere utili a loro sul piano della formazione spirituale.
Su questo argomento, in ogni caso il Gran Magistero, in occasione dell’apertura dell’Anno Giubilare dell’Ordine a Malta, farà un proprio esperimento sulla capacità effettiva di coinvolgere sulla notizia dei novecento anni di vita dell’Ordine tutta la stampa internazionale. E vedremo!
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