(Rivista Internazionale - Dicembre 1998: Una svolta epocale - 5/5)

Spero che questo Anno Giubilare sarà un’occasione per la santificazione dei Membri dell’Ordine e un’occasione per incontrarci, augurandomi che a questi pellegrinaggi i Gran Priorati e le Associazioni non arrivino impreparati. Vorrei infatti che non si partecipasse ai nostri incontri come un dovere imposto dalla carica che si riveste, oppure dal piacere di visitare un Paese o di stare con persone amiche. Anche questo è una cosa utile, ma vorrei che si arrivasse all’Anno Giubilare dell’Ordine con un’azione concreta di preparazione.
Sarebbe auspicabile che ciascun Gran Priorato e ciascuna Associazione promuovesse un incontro di spiritualità, prima del Giubileo dell’Ordine, anche con un pellegrinaggio nazionale interno, per preparare tutti a questo grande evento comunitario. Noi possiamo dar vita a organizzazioni magnifiche, finanziare opere importanti, decidere cooperazioni internazionali nel mondo con l’aiuto della Comunità Europea o delle organizzazioni internazionali, però se dentro tutto questo non ci sarà la spiritualità noi non avremo concluso niente. Vi invito perciò a meditare su questo, anche per verificare, all’interno dei Gran Priorati e delle singole Associazioni, quale sia l’aderenza dell’Ordine alle esigenze del tempo. Questo perché lo dico? Perché l’Ordine è povero di uomini ed in parte invecchiato. L’età media dei membri oggi è estremamente elevata. I quadri dirigenti che occupano le posizioni di governo non hanno un ricambio intermedio, manca la classe di coloro che hanno tra 60 e 65 anni. Il ricambio avviene tra quelli che ne hanno 45 -50 e quelli che oggi ne hanno più di 70. Questo non è fisiologico. Bisognerebbe cercare all’interno delle Associazioni nuove forze, perché non si diventa dirigenti dell’Ordine senza una formazione, bisogna credere, avere una formazione spirituale. I quadri dirigenti del futuro vanno formati. Io vorrei che il pellegrinaggio e l’occasione del Giubileo fosse un momento di riflessione per promuovere quelle ammissioni e quelle indicazioni di uomini che il Magistero aspetta per gli anni futuri. Gli organi dell’Ordine si sono modificati, abbiamo anche un Consiglio di Governo, dobbiamo trovare persone responsabili che ne possano far parte.
Vi ringrazio ancora, vi saluto, spero di avere l’occasione di incontrarvi presto, magari nelle vostre sedi, e mi auguro che qualche seme di questa riunione germogli, ma che soprattutto, nell’Anno Giubilare, cresca una grande pianta rigogliosa che ci possa far vedere quei frutti che certamente nel futuro saranno necessari per poterci sfamare. Grazie.

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