(Rivista Internazionale - Dicembre 1998: Progetto CRUDEM - 2/2)

La nuova struttura e l’area in cui verrà allestito il nuovo ambulatorio per visite esterne.

Se si manterrà l’attuale difficile situazione, ciò è dovuto sostanzialmente ad uno stallo nel processo di pace che ha generato una situazione di deplorevole precarietà economica nell’insieme dei Territori Palestinesi. Lo stato d’assedio... dei Territori blocca ogni sforzo di sviluppo economico e sociale... Abbiamo definito un calendario di eventi religiosi che si svolgeranno per un periodo di sedici mesi di celebrazioni, dal Natale del 1999 alla Pasqua del 2001... E’ vero che la celebrazione dell’anno 2000 è innanzitutto e soprattutto un evento religioso. Tuttavia, è anche un evento storico, la cui portata si estende all’insieme dei popoli e coinvolge tutte le culture. Il nostro impegno per instaurare la pace nella nostra regione è sincero e ci auguriamo che questa celebrazione religiosa e storica possa essere una tappa che conduca i popoli delle nostre regioni sulla via della riconciliazione e inizi una convivenza civile basata sul rispetto dei diritti di ognuno... E’ una pace che ha il dovere di rinnovare la speranza di questi popoli affinché regni in Palestina la pace sulla terra della pace. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e, pace in terra agli uomini di buona volontà."
E’ nell’ambito di queste celebrazioni che abbiamo integrato il nostro progetto di restauro dell’ultima parte dell’ospedale, un progetto che è stato sottoposto al Santo Padre e preso in considerazione come uno dei "100 progetti".

Betlemme. Il reparto di neonatologia visitato, poco dopo la cerimonia di inaugurazione, dal Nunzio Apostolico, S.E. Rev.ma Andrea Cordero Lanza di Montezemolo.

Rimane ancora qualche spazio, non restaurato, nell’ospedale e i lavori previsti consentiranno di proseguire l’intervento portato avanti, particolarmente nei villaggi più poveri nei dintorni di Betlemme, ricevendo le pazienti nella clinica ostetrica. Oggi, le pazienti che vengono per essere visitate debbono aspettare nei corridoi e i locali per le visite sono troppo piccoli; orbene, sono più di 1000 al mese, 12.000 all’anno! Il restauro consentirà l’installazione di:
• un nuovo ambulatorio per visite esterne, con 5 sale per gli esami, una sala adiacente per l’ecografia, una postazione per le infermiere e bagni
• un grande spazio per l’attesa
• un ufficio per l’accoglienza
• un ufficio a parte per l’assistenza sociale
• servizi sanitari adeguati per le sale d’attesa, per le sale addette agli esami e per il ricevimento
• un laboratorio con 3 spazi separati di lavoro, un piccolo ufficio, uno spazio per i prelievi di sangue, uno spazio a parte per la batteriologia ed un accesso ad un bagno per i campioni di urina.
• una aula adatta per gli esercizi prenatali
• una sala riunione adiacente con una parete mobile.
Duplice è lo scopo del restauro:
• aumentare la dimensione e l’efficacia del reparto visite esterne
• dare al personale dell’ospedale la possibilità di servire meglio gli abitanti della regione di Betlemme.
E’ necessario poter assicurare un’assistenza completa alla madre e al suo bambino. Tutto ciò con reparti prenatali, postnatali, ginecologici e pediatrici. Potremmo offrire anche servizi annessi come l’educazione della madre, per sé e per il bambino.
Tutto è pronto per attuare quest’ultima parte del programma. Abbiamo la buona volontà, il coraggio, la fede e la speranza; ancora ci mancano però 500.000 dollari per portare l’intervento a buon fine!

Baron Jacques de Dumast
Presidente Delegato dell’Ospedale della Sacra Famiglia - Betlemme.

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