(Rivista Internazionale - Dicembre 1998: Le Opere Ospedaliere Francesi tendono la mano agli adulti autistici - 2/2)

Un’assistenza personalizzata
Per tenere conto di tali specificità, il progetto architettonico del centro Saint Jean di Rochefort-sur-mer, così come quello della risistemazione dell’antica dimora savoiarda trasformata in Centro "Notre-Dame de Philerme - Casa Guelpa Longo" facilitano l’orientamento nello spazio, consentono una buona ambientazione dei luoghi e rendono più agevole l’identificazione delle stanze. La sistemazione interna e l’arredamento rinforzato evitano i rischi di pericolo e di mutiliazioni. La cura dei residenti, attuata in modo scaglionato per consentire la migliore integrazione possibile dei nuovi arrivati, si basa sull’approccio Teacch sviluppato fin dal 1965 nella Carolina del Nord dal professore Eric Schopler con la sua équipe. Interamente personalizzato, questo approccio educativo comporta cinque principi basilari:
• il coinvolgimento e la collaborazione dei genitori,
• diagnosi precise e valutazioni attraverso adeguati strumenti,
• un insegnamento strutturato, cioè organizzato con riferimenti visivi, un luogo circoscritto per ogni attività e chiare indicazioni che permettano al soggetto di sapere quello che fa, dove, come e quando,
• programmi personalizzati per ogni bambino che affrontino tutti gli aspetti-chiave (comunicazione, comportamenti difficili, autonomia, ecc)
• sostegno emozionale dei genitori.
Seguito dall’équipe multidisciplinare medica, paramedica, di rieducazione e di aiuto medico-psicologico, ogni residente si avvale di un Progetto Educativo Individualizzato (PEI) approvato e seguito dai genitori. Elaborando in partenza da precise valutazioni, il progetto tiene conto dei bisogni, delle capacità e dei limiti, delle motivazioni e dei centri di interesse del soggetto. Regolarmente rivisitato, il progetto mette l’accento sul migliore sviluppo possibile delle potenzialità comunicative della persona nonché sugli apprendimenti più utili alla sua vita quotidiana da adulto. Psicomotricità, balneoterapia, pony, piscina, pittura, musica, danza, giardinaggio, pasticceria, attività fisica, preparazione dei pasti ... tutti partecipano alla vita del gruppo secondo le proprie capacità e i propri ritmi, sviluppando così la propria autonomia e comunicazione nel quotidiano.
Vengono anche organizzate attività specifiche: picnic, cinema, ristorante - in quanto fanno parte della terapia di chi vi partecipa. L’obiettivo delle Opere Ospedaliere Francesi dell’Ordine di Malta è quello di creare o rafforzare un legame sociale che consenta, da un lato, agli autistici un legame sociale che permetta, agli autistici adulti di vivere al meglio nel nostro ambiente e di avvalersi delle nostre strutture sociali e culturali per non rimanere isolati nel loro mondo. Un lavoro effettuato nel quotidiano, modesto, eppure essenziale.

Jacques de Dumast
Presidente dell’Associazione Francese dell’Ordine di Malta
e delle Opere Ospedaliere Francesi dell’Ordine di Malta


* (C.Milcent in "L’Autisme au quotidien", 1989)

per tornare alla pagina precedente
per tornare al sommario
articolo successivo