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La Fondazione Melitense
“Donna Maria Marullo di Condojanni”
 

        Istituita nel 2000, in memoria di Donna Maria Marullo di Condojanni, ha come scopo quello di promuovere e favorire l’attività di studio e di prevenzione antisismica nella provincia di Messina, anche con riguardo ad iniziative di protezione civile, e la conservazione e lo sviluppo delle tradizioni nobiliari e melitensi, con particolare attezione ai valori familiari della nobiltà messinese.
Donna Maria Marullo di Condojanni, nata in Sicilia da una delle più illustri casate, letterata ed esperta in genealogia, scomparsa nel maggio 1999, si è dedicata, per oltre quarant’anni, tramite l’Ordine di Malta, anche al servizio dei malati, in occasione dei pellegrinaggi internazionali a Lourdes; ed a Messina, in favore degli emarginati, dei barboni e degli zingari, per i quali aveva organizzato varie possibilità di assistenza sanitaria e sociale, sotto l’egida della bianca croce ottagona.
Era apprezzata anche come infermiera volontaria della Croce Rossa durante la Seconda Guerra Mondiale ed in seguito, per la sua lunga attività in soccorso anche ai profughi vietmamiti a Sottomarina di Chioggia, negli anni sessanta e settanta, ed ai terremotati del Belice, del Friuli, in Campania e, di recente, anche a Noto ed in Umbria e nelle Marche.
La prima iniziativa della Fondazione è stato un convegno di studi, il 17 e il 18 giugno del 2000, d’intesa con la Presidenza della Regione Siciliana, sulla presenza dell’Ordine di Malta in Sicilia.
Articolato in due sessioni, una a Palermo, a Palazzo dei Normanni, una a Messina, nel salone dell’Amministrazione Comunale, vi hanno partecipato studiosi di livello internazionale, provenienti da diverse università d’Europa.
Gli atti sono stati redatti e pubblicati dalla Fondazione nel primo volume della Collana “La presenza dei Cavalieri di San Giovanni in Sicilia”.
Il 7 aprile 2001 la Fondazione “Donna Maria Marullo di Condojanni” e la Delegazione Granpriorale di Palermo, hanno dato vita al Convegno Internazionale “Memorie e Civiltà Gerosolimitane”, tenuto nella Sala Magna dell’Università a Palazzo Steri, al quale sono intervenuti relatori e studiosi provenienti da numerose università d’Europa.
Gli atti sono stati raccolti nel secondo volume della Collana “La presenza dei Cavalieri di San Giovanni in Sicilia”.
La Fondazione ha altresì organizzato la mostra “Lungo il Cammino della Filermosa”, allestita a Villa Niscemi, sotto l’Alto Patronato del Gran Magistero dell’Ordine e con il Patrocinio del Presidente della Regione Siciliana.
Un itinerario che ripercorre la millenaria vicenda del Sovrano Militare Ordine di Malta, scandita in periodi e localizzazioni, che ne hanno disegnato la storia e che servono da filo conduttore per l’interpretazione di fatti ed eventi, che tanto hanno influito nella difesa e nella cultura dell’Europa. L’esposizione celebra, oltre alla gloria militare dell’Ordine, l’azione caritativa e ospedaliera, rappresentata anche dalla documentazione raccolta, dalla quale emerge sempre l’aderenza ai due carismi fondamentali dell’Ordine – Difesa della Fede e Aiuto ai Bisognosi - che illuminano l’azione culturale dell’Ordine, costante in tutte le epoche ed in particolare oggi. La Fondazione ha curato il Catalogo della Mostra sotto il titolo ”Lungo il Cammino della Filermosa”.
Le circa 300 monete melitensi esposte furono donate, nell’occasione della mostra e del suo catalogo, al Gran magistero dell’Ordine che le custodisce nel suo Tesoro.
Nel 2003 la Fondazione ha pubblicato il volume “La Sicilia dei Cavalieri. Istituzioni dell’Ordine di Malta in età moderna (1530-1826)” curato dai proff. G. Pace Gravina e L. Buono, un’opera omnia relativa alla presenza dell’Ordine in Sicilia, dalle origini alla prima metà dell’ottocento.
Un Convegno Internazionale, a Messina, sul rischio sismico nella città e sulle necessità emergenti di protezione civile, è sintetizzato nel volume degli atti:
Il rischio sismico della prov. di Messina.

Numerose altre pubblicazioni della Fondazione sono disponibili  on line.

Seguirà la pubblicazione di un altro volume dedicato alle sopravvivenze artistiche della presenza dei Cavalieri di San Giovanni in Sicilia, ed un altro dedicato ai personaggi siciliani dell’Ordine che hanno contribuito alla gloria della religione gerosolimitana.

 
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