"Lungo il cammino crociato della
vita"
Mostra per il Giubileo 2000
In occasione del nono centenario della
sua fondazione e delle celebrazioni per il Giubileo, il Sovrano Militare
Ordine di Malta a Venezia, nella chiesa di San Giovanni Battista annessa
al Gran Priorato di Lombardia e Venezia, ha tenuto una mostra intitolata
"LUNGO IL TRAGITTO CROCIATO DELLA VITA".
L’esposizione, che è stata aperta dal 28 maggio al 1 luglio 2000,
ha voluto illustrare la storia dell’Ordine gerosolimitano attraverso
una scelta selezione di dipinti. La mostra è stata promossa dalla commissione
cultura del Gran Priorato di Lombardia e Venezia, presieduta dal Cavaliere
d’Onore e Devozione in Obbedienza Marchese Doimo Frangipane ed allestita
dal Prof. Francesco Amendolagine con la collaborazione dell’Arch. Matteo
Sbalchiero e di Sasa Dobricic. Il catalogo, pubblicato dalla Casa editrice
Marsilio di Venezia è curato dalla Prof.ssa Laura Corti con la collaborazione
del Prof. Francesco Amendolagine e della Dott.ssa Maria Doglioni . L’iniziativa
è resa possibile grazie anche al contributo della Regione Veneto, delle
Assicurazioni Generali e della Fondazione Cassa di Risparmio di Venezia.
L’Ordine, nato come ospedaliero e a questa iniziale missione ancora
dedito, nel corso della sua lunga storia fu pure impegnato in armi per
la difesa della Cristianità. Poiché queste sue anime non sono state
adeguatamente illustrate, attraverso un programma visivo, così consueto
invece per gli Ordini specificatamente religiosi, ricostruire visivamente
nove secoli di storia è stato possibile solo affidandosi all’unico elemento
visivo costante che è la ritrattistica, un genere che ha tramandato
la memoria dei membri e implicitamente del ruolo dell’Ordine nella storia.
In questa occasione sono state ripercorse le tappe più rilevanti della
ritrattistica gerosolimitana in Italia che tracciano anche una storia
della committenza artistica. In mostra vi sono ritratti eseguiti dal
Seicento al Novecento; tra gli altri il Ritratto di Cavaliere di Caravaggio
della Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze, il Ritratto di Cavaliere
di Bernardo Strozzi della Pinacoteca di Brera a Milano e quello di Tiziano
della Galleria degli Uffizi a Firenze.
La scelta di raccogliere opere che sono da tempo uscite dalle mura di
Commende, Priorati e dimore non è casuale, ma sottende una volontà di
raccordare quanto ha costituito un’intima e forte convinzione di appartenenza
con la ben più generale storia del gusto e del collezionismo artistico
nei suoi capitoli più espressivi.
Articolo tratto da il "IL
GAZZETTIN0 " del giorno Mercoledì 31
Maggio, 2000
