(Rivista Internazionale - Dicembre 1997: Credenziali Santa Sede - 1/1)

Santa Sede

Credenziali Santa Sede

Roma. Vaticano. Il Sommo Pontefice, S.S. Giovanni Paolo II, insieme con l'Ambasciatore dell'Ordine presso la Santa Sede, Stefan Falez, durante l'Udienza Solenne per la presentazione delle Lettere Credenziali.

Il 13 ottobre il Sommo Pontefice S.S. Giovanni Paolo II ha ricevuto in Udienza Solenne in Vaticano il nuovo Ambasciatore del Sovrano Ordine presso la Santa Sede, S.E. l'Amb. Stefan Falez, per la presentazione delle Lettere Credenziali.
Rispondendo all'indirizzo di saluto dell'Ambasciatore dell'Ordine, il Santo Padre ha sottolineato che l'Ordine di Malta nella sua particolare fisionomia "si distingue per il suo carattere sovranazionale, religioso e caritativo", ed in quanto "soggetto di diritto internazionale, intrattiene relazioni diplomatiche con numerosi Stati ed Organizzazioni", tra cui la Santa Sede, che con l'Ordine "ha vincoli profondi che risalgono agli inizi del secondo millennio, quando esso nacque a Gerusalemme come Ordine Ospitaliero di San Giovanni".

Roma. Vaticano. Il Santo Padre Giovanni Paolo II insieme con l'Amb. dell'Ordine Stefan Falez e alla sua destra il principe Paolo Francesco Boncompagni Ludovisi; ai lati Mons. Erich Salzmann e il Cav. Willy Eigenmann.

Vincoli, questi, che traggono particolare alimento dalla stessa finalitá dell'Ordine, "qualificatosi nel corso dei secoli per la difesa della fede, spinta non di rado fino alla suprema testimonianza di sangue, e per il servizio caritativo nei confronti dei pellegrini, dei malati e di ogni altra forma di umana necessitá. Finalitá veramente nobile, che trova mirabile conferma in tutta la storia dell'Ordine". Nell"'affidare idealmente" ai Cavalieri di Malta il Catechismo della Chiesa Cattolica, nella edizione tipica in lingua latina, da poco pubblicata, il Papa ha sottolineato che la "difesa della fede, espressa oggi soprattutto nella testimonianza resa con la parola e con la vita alle veritá cristiane", da "professare con coraggio e fermezza", significa spesso, specie nel nostro tempo, difendere i grandi valori che la ragione umana, senza la luce della Rivelazione, rischia di non cogliere nella loro integralitá e radicalitá. Tali sono, ad esempio, la dignitá dell'uomo, la natura della famiglia, il fondamentale diritto alla vita. "Incoraggio l'intero Ordine" - ha proseguito il Papa - "a continuare a sostenere con generositá queste ideali battaglie, da cui dipende la civiltá del terzo millennio", e "tutte quelle iniziative che la Chiesa va intraprendendo a tutela dei diritti di tutti, a partire dai piú deboli".
Giovanni Paolo II ha infine espresso "grato apprezzamento per quanto l'Ordine ha fatto e il piú fervido augurio per ció che intende fare al servizio dei pellegrini" in occasione del Giubileo del 2000 e della "felice coincidenza" di questo nel 1999 con il nono centenario di vita dell'Ordine.

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