Presentazione del Convegno
Paolo Caucci von Saucken
Altezza Eminentissima.

La ragione e le idee che ci portano oggi qui a Malta per iniziare questo primo convegno della Accademia internazionale melitense sono la diretta conseguenza di un lungo processo di messa a punto di una delle questioni centrali nella vita dell'Ordine di Malta. Un Ordine che dalla propria storia e dal contesto storico in cui si è sviluppato trae alimento quotidiano per i propri comportamenti, per le mete che vuole raggiungere per gli obiettivi e le strategie che si pone. Non è pensabile un Ordine di Malta, anche se nella naturale e continua modernizzazione delle proprie strutture e nel suo voler essere sempre attuale, non è pensabile, dicevo, un Ordine di Malta che prescinda dalla propria memoria storica.
Da qui la necessità di cui ha parlato il Rettore dell'Accademia di impostare un organismo che si faccia non solo custode delle tradizioni dell'Ordine, ma che le chiarisca, le interpreti e le renda fruibili all'uomo di oggi. Un concetto che è stato ribadito ieri dal Presidente della Repubblica di Malta, quando ha definito l'Accademia ponte tra passato e futuro dell'Ordine.
Questa tendenza è andata sviluppandosi naturalmente all'interno dell'Ordine. In varie nazioni d'Europa sono nati spontaneamente diversi centri di studi, frequentemente appoggiati alle strutture universitarie locali, che hanno attivato un vasto processo di ricerca che ha già prodotto un notevole numero di pubblicazioni e stimolato un ambiente sempre più interessato alle vicende storiche dei cavalieri di San Giovanni. Un intreccio che in molte città europee diviene sempre più fitto e che sottolinea l'integrazione dell'Ordine nel contesto scientifico internazionale attraverso le sue iniziative culturali e i suoi centri di studio.

Tra questi indubbiamente, negli ultimi anni, oltre alle attività realizzate dai gran Priorati e dalle Delegazioni, ha svolto una intensa attività il Centro di studi melitensi di Magione, promotore di varie pubblicazioni ed esposizioni, quello di Taranto diretto da Mons. Cosimo Damiano Fonseca già Rettore dell'Università di Calabria, anch'esso con un ampio bagaglio di pubblicazioni e di esposizioni e l'Instituto complutense de estudios de la Orden de Malta integrato perfettamente nell'Università di Madrid che recentemente ha edito con il nome di Liber de privilegios de la Orden de San Juan en Castilla y León un cartulario di 432 privilegi, carte e bolle che illuminano un vasto periodo della storia medievale della Spagna.
Sempre più frequentemente appaiono pubblicazioni, mostre, o esposizioni che sottolineano il ruolo dell'Ordine nel campo dell'arte, dei costumi, della storia ospitaliera, delle monete o della legatoria di libri come quella splendida appena inaugurata qui a Forte Sant'Angelo.
Con tali premesse abbiano impostato il convegno di oggi. È il primo di una serie di iniziative scientifiche che si svolgeranno direttamente nel Forte o che da qui verranno promosse nei Priorati e nelle Delegazioni, nei centri culturali aggregati, nelle Università collegate.
Siamo molto lieti dell'adesione al convegno del Minister of Education di Malta, del Rettore della Università e di illustri studiosi come i dottori Buhagiar e Mallia Milanes, anch'essi dell'Università di Malta. Senza una stretta collaborazione con le autorità scientifiche dell'isola sarebbe, infatti, molto difficile realizzare l'iniziativa che ci proponiamo. Consideriamo, infatti, indispensabile poter attingere alle competenze scientifiche e alla ricerca sviluppata nelle istituzioni e negli archivi di Malta.
 
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