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Cabrevatio Bonorum

Priorati, Baliaggi e Commende dell’Ordine di Malta

Centro di Studi Melitensi – Magione 1997

Presentazione

 

Tra le fonti documentarie che l’Ordine di Malta ha gelosamente conservato nei suoi archivi, un fondo di particolare rilievo è costituito dai cabrei, dei quali, trecentottantaquattro relativi a 90 Commende, sono conservati nell'Archivio Magistrale del palazzo di Via Condotti e circa seicento nella National Library di Malta. Un migliaio di straordinari documenti, quindi, che oltre ad essere di rilevante significato storico­-patrimoniale, spesso, sono anche di notevole valore artistico in quanto non solo illustrano possedimenti dell’Ordine nelle varie epoche, ma mostrano anche i criteri che ne hanno ispirato ed ispirano la filosofia di gestione.

Fra’ John Critien, nel saggio che introduce il volume, illustra la consistenza dei fondi presenti nell'Ar­chivio Magistrale di cui è Conservatore, delineando anche il fondamento teorico su cui l’Ordine basava la necessità e l’obbligo di redigere questi documenti.

Un gruppo di specialisti, poi, ha approfondito lo studio dei cabrei più significativi riguardanti l’Umbria. Una tematica che si è scelta a titolo esemplare e che potrebbe essere integrata, nel futuro, con saggi su altre zone ed altri Priorati. In tale prospettiva Paolo Caucci von Saucken, che ha coordinato la ricerca, ha delineato lo sviluppo e le trasformazioni del patrimonio melitense in Umbria, dai primi possedimenti costituiti lungo importanti vie di comunicazione medievale, passando per l’acquisizione dei beni templari, dopo il 1312, e dei beni dell’Ordine del Santo Sepolcro, dopo il 1489. Il processo di acquisizione e mante­nimento patrimoniale è esemplare e si articola in due fasi, una di aumento costante e conservazione dei beni che dura oltre cinque secoli e che è rispecchiata nei cabrei presi in esame, ed una, più recente, di concentrazione delle proprietà in nuclei agricoli produttivi gestiti con criteri moderni.

Si passa, poi, alla valutazione dei cabrei più significativi. Roberta Sottani approfondisce la problema­tica relativa al trasferimento delle proprietà dell'Arcipriorato del Santo Sepolcro all’Ordine, studiando la documentazione relativa alla Commenda di San Luca, costituita su queste proprietà. Uno studio che viene completato dalle ricerche di Alvise Velatta per quanto riguarda la chiesa di San Manno, costruita su un antico ipogeo etrusco. Marco Dean affronta, poi, il problema delle Commende di San Sigismondo di Marsciano, di San Cassiano e Santa Croce, illustrando la singolare articolazione di una Commenda con proprietà principalmente urbane. Infine Giovanni Erohi indaga sulla poco conosciuta realtà della Com­menda di San Giacomo di Norcia.

Il quadro è completato da un ricco apparato iconografico, quasi tutto inedito, che definisce una situa­zione nella sua piena maturità e nel suo senso e valore.

Un nuovo, quindi, che getta luce su una questione di reale rilievo per la storia dell’Umbria, ma anche su quella dell’Ordine, e che consolida quel percorso di studi che presso il Castello di Magione, con la preziosa collaborazione della Cassa di Risparmio di Perugia, si va svolgendo sistematicamente ormai da diversi anni, dei quali la presente collana è espressione.

Una base scientifica e delle energie sempre più in grado di ampliare il proprio raggio d’azione. A tale scopo il Centro di Studi Melitensi, che di fatto operava presso il Castello, si evolve in Accademia Interna­zionale Melitense, aggregando competenze e nuove energie, sia dell’Università di Perugia, con la quale ha un rapporto privilegiato, sia attraverso ha collaborazione con gli altri Centri di studio dell’Ordine sparsi nel mondo.

 

  Roma. Palazzo Magistrale. Alcuni Cabrei esposti alla Mostra allestita dall’Ordine a Forte Sant’Angelo in occasione delle Celebrazioni in onore dell’Imperatore Carlo V° e del Convegno organizzato dall’Accademia Internazionale Melitense su “Carlo V° ed il suo Gran Cancelliere Mercurino di Gattinara”