LA SICILIA E MALTA NEL PERIODO DEI CAVALIERI

Presentazione “La Sicilia e Malta” - 2000

 

E’ con grande piacere che accolgo l’invito rivoltomi dall’amico Franz Riccobono di presentare il suo studio, relativo all’illustrazione di alcuni aspetti che hanno legato l’Isola di Malta alla Sicilia, nei differenti tempi della presenza dell’uomo.

Riccobono non è nuovo a lavori del genere, per la sua pazienza nel raccogliere documenti di ogni natura a testimonianza della vita, della storia, e della presenza umana nelle sue più diverse proiezioni, a gloria della dignità delle etnie.

In particolare a Riccobono bisogna ascrivere il merito, per celebrare l’avvenimento rotariano da cui il libro prende le mosse, di voler ricordare, attraverso un’accurata scelta di memorie, e la riproduzione di stampe rare e inedite, il glorioso passato della vita dell’Arcipelago maltese, anche quale anelito dello spirito negli animi degli abitanti.

In sintesi ci troviamo di fronte ad una selezione di immagini dei territori, configuranti un'evoluzione storica, illustrata attraverso le vestigia di una antica cultura, che riflette anche l’immagine attuale. Certamente l’autore offre la possibilità di un rapido orientamento nelle epoche e nelle vicende, contribuendo a rafforzare la testimonianza del sempre più intenso rapporto tra l’Arcipelago maltese e la Sicilia, come punta avanzata dell’Europa, cui Malta, sempre più, si avvicina.

E che dire, parlando di Malta, dei rapporti intercorsi con la Sicilia e dei tre secoli di storia europea vissuta sotto il Governo dei Cavalieri di Malta?

Perduta Rodi, dopo una breve sosta a Candia, i Cavalieri arrivarono a Messina e da lì, sostenuti dal Gran Priorato e dalle Commende siciliane, attraverso il negoziato con Carlo V, giungono a Malta pellegrini, passando per Civitavecchia, Viterbo, Nizza a Malta.

Il 29 maggio del 1530 due ambasciatori dell’Ordine prestarono il giuramento prescritto nelle mani del Viceré di Sicilia. Il porto di Messina accoglie i Cavalieri pronti per le spedizioni di Tripoli e delle Gerbe. Cavalieri siciliani, accanto a quelli di tutta Europa, si immolano e difendono la cristianità.

Anche durante il Grande Assedio che Malta subisce, la speranza dei Cavalieri è alimentata da quello che nella storia è definito il Piccolo Soccorso, proveniente dal Regno di Sicilia, che tanto sconfortò i turchi. Da Messina il Viceré Don Garcia di Toledo accettò di far partire gli uomini che, al comando di Don Giovanni di Cardona, riuscirono a sbarcare e raggiungere la Città Notabile.

Tutto il Regno di Sicilia si stringe attorno a Malta e ai suoi Cavalieri, per organizzare quello che successivamente venne definito il Grande Soccorso. Comandato dallo stesso Viceré, il 25 agosto 1565 l’armata siciliana parte da Siracusa diretta a Malta. La storia ci dice come la sola notizia di tale impresa indusse i turchi a sospendere l’assedio. Purtroppo la Sicilia, insieme con Malta, soffre, a quel tempo, delle scorrerie dei musulmani ed i Cavalieri sono di nuovo a Messina, per unirsi alla flotta di Don Giovanni d’Austria che va verso Lepanto. Non mancano rapporti tra i Cavalieri ed il Gran Priorato siciliano, legati alla rivoluzione del 1674/78.

Sono momenti di gloria per Malta, una gloria che verrà arrestata solo dall’epopea napoleonica. Ancora una volta l’Ordine e Malta incontreranno la Sicilia e questa volta in un momento triste, quello dell’esilio.

L’Ordine, perduto l’Arcipelago maltese, prende sede a Catania, dopo essere transitato, ancora una volta, da Messina, da poco sconvolta dal terremoto del 1783. Dalla Sicilia quindi comincia e finisce la vicenda dei Cavalieri nell’Isola di Malta. Un’Isola trasformata dall’internazionalità della Bianca Croce Ottagona, che ne fa oggi, a buon diritto, e a differenza delle altre isole siciliane, uno Stato indipendente.

Altri meglio di me potrebbero indicare gli attuali legami tra la Sicilia e Malta. Ciò che è certo è che questi popoli di origine comune restano indissolubilmente legati, attraverso la storia, nel futuro del destino che oggi, più che mai, li accomuna per dignità, in una nuova prospettiva dell’Europa dei valori che cerca disperatamente nelle sue aree meridionali di risolvere la questione morale, che caratterizza la fine del secolo.

Così come la Sicilia, Malta e l’Ordine di Malta restano tuttavia legati dalla presenza di uomini che, maltesi, siciliani e Cavalieri Giovanniti, continuano ad operare con purezza di sentimenti e lungimiranza strategica nel solco della grande tradizione della storia cattolica del Mediterraneo.

Il futuro verso il terzo millennio è già cominciato. Ancora una volta insieme!