Venezia. "Allegoria dell'Ordine di Malta". Opera attribuita a Pietro Testa (1612-1650), esposta alla Mostra organizzata dal Gran Priorato di Lombardia e Venezia per il Gran Giubileo della Chiesa.

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“LUNGO IL CAMMINO CROCIATO DELLA VITA”

MOSTRA VENEZIA 28 maggio 30 giugno 2000

CATALOGO

Presentazione

 

L’Ordine di Malta nel 1998 per iniziativa di S.A. Em.ma Fra’ Angelo de Mojana, compianto Principe e Gran Maestro, celebrò il primo Seminarlo Internazio­nale per le sue Future Strategie in Roma, nel Castello della Magliana alla pre­senza del 78° Gran Maestro, Fra’ Andrew Bertie, nel frattempo subentrato.

Tale data può essere considerata, nella storia dell’Ordine, un punto netto di demarcazione tra la profonda crisi che travagliò l’Ordine negli anni cinquanta e la sua definitiva ripresa sul piano dell’organizzazione interna ed internazionale. Infatti, toccò proprio al Gran Maestro de Mojana, avviare la ricostruzione della diplomazia dell’Ordine e incrementare le Associazioni Nazionali ponendo così le basi per la sua attuale organizzazione.

Dal Seminario ad oggi sono passati dodici anni e lo sviluppo si è verificato, non solo sul piano internazionale - l’Ordine oggi intrattiene relazioni diplomatiche bilaterali con più di 80 paesi e partecipa di diritto a numerose organizzazioni internazionali, tra cui l’ONU - ma anche sul piano costituzionale, avendo meglio ripristinato con i suoi nuovi Statuti, approvati nel 1997 una sua autonomia originaria sul piano politico, ferme restando le sue prerogative di Ordine religioso. Il divenire di queste fasi è stato da me personalmente seguito con differenti funzioni tra le quali mi piace ricordare quella di Ricevitore del Comun Tesoro, prima, Ambasciatore Osservatore Permanente presso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dopo, e infine oggi quella di Gran Cancelliere, alla quale istitu­zionalmente fa capo il Rettorato dell’Accademia Internazionale Melitense.

Ritengo, pertanto, utile sottolineare l’attuale sviluppo dell’attività dell’Ordine, il prosperare delle sue iniziative ed il susseguente incremento patrimoniale, verifi­catosi negli anni in questione, che ha fatto sì che l’Ordine abbia potuto ripren­dere anche il suo impegno culturale a tutela della propria storia, assicurando, nella realtà contemporanea, una partecipazione attiva ad iniziative di cultura, prima inesistenti o comunque inadeguate a difendere, nello scacchiere mondiale i valori propri della sua immagine, nel divenire della vita moderna.

Via via nascono, nel decennio che precede, prestigiose iniziative quali l’Istituto Complutense dell’Ordine di Malta (ICOMAL) a Madrid, il Centro Studi Melitensi di Taranto, la Commissione Culturale della Delegazione Granpriorale di Genova, il Centro Romagnolo di Studi Melitensi, il Centro Studi Melitensi di Magione, la Fonda­zione Donna Maria Marullo di Condojanni di Messina.

Mentre se ne rafforzano altre quali la Societé de l’Histoire et du Patrimoine de l’Ordre de Malte dell’Associazione Francese del SMOM, il Museum of the Order of Malta della Commanderie de Composiéres.

Nel 1992 ha luogo l’Esposizione di Genova per la celebrazione delle Colombiane, segue, con grande prestigio, quella di Lisbona nell’anno 1998; nell’ottobre del 1999 viene inaugurata a Rodi da S.A. Em.ma il Principe e Gran Maestro una Esposi­zione permanente di cinque sale. A Roma, ha luogo, nello stesso anno, la Mostra sul Piranesi e nasce l’Accademia Internazionale Melitense che ha sede a Malta, nella prestigiosa Fortezza Sant’Angelo, restituita recentemente all’Ordine.

Tale Accademia Internazionale ha tra i suoi compiti quello di coordinare le iniziative storico culturali intraprese, o da intraprendere, da parte degli enti me­litensi che portano avanti un discorso di valori storici nell’assidua ricerca di documentare, per il futuro, fatti ed eventi che appartengono certamente alla contemporanea cultura del Cavaliere Melitense.

In questo contesto, anche il Gran Priorato di Lombardia e Venezia ha voluto partecipare alla presenza culturale dell'Ordine, nella ricorrenza del suo nono centenario, e lo ha fatto, sottoscrivendo un’intesa con la Regione Veneto, realiz­zando poi un ricco catalogo e una mostra di grande qualità artistica che, sia pure con contributi di natura diversa, e nel rispetto delle differenti opinioni espresse che fanno capo alla personale responsabilità degli autori, rappresenta un invidia­bile esempio di come incisiva diventi l’azione dell’Ordine, in collaborazione con gli enti territoriali dei paesi dove opera.

Il catalogo che si presenta è una sintesi di parole e di immagini che disegna un quadro complessivo, permeato di elementi di unità ambientale e storica che de­finiscono anche l’area territoriale nella quale si realizza l’iniziativa.

Che ciò avvenga poi nella Regione Veneto è ancora più significativo: il vivere insieme degli uomini, il sistema relazionale che manifesta sempre il senso di appartenenza ad una terra ospitale, dove gli uomini convivono, lavorando e creando cultura e civiltà, testimoniano l’evoluzione stessa della Regione che da almeno 3000 anni e con l’apoteosi della Repubblica di Venezia, è un’officina esemplare nella quale si è arrivati all’unità delle sue genti, attraverso un certo processo di modellazione e rimodellazione del paesaggio, diffusione in una lingua comune, di espressioni d’arte che, via via più raffinate, hanno fatto scuola e destato ammirazione nel mondo.

Anche questo nuovo lavoro, realizzato dall’Ordine in collaborazione con la Re­gione Veneto, è un’occasione per collegare insieme modi di pensare e di operare che hanno lentamente, forse per necessità, attenuato le dissomiglianze e creato un terreno fertile per future iniziative, che auspico anche sul piano della cooperazio­ne umanitaria.

Auguri quindi al Gran Priorato di Lombardia e Venezia e alla Regione Veneto per sempre più intense collaborazioni nel rispetto reciproco delle tradizioni.