RIVISTA
1988
SEMINARIO “FUTURE
STRATEGIE”
Il 2-3-4 Dicembre 1988 in Roma si è tenuto il Seminario per le Future Strategie
dell’Ordine convocato da S.A. Em.ma il Principe e Gran Maestro Fra’ Andrew
Bertie, presso il Castello della Magliana a seguito di un’indagine conoscitiva
promossa dal Gran Magistero in collaborazione con le Associazioni Nazionali,
presso i Gran Priorati, le Associazioni Nazionali stesse e gli Organismi
melitensi. Gli oltre cento partecipanti, provenienti da ogni
parte del mondo, si sono suddivisi in gruppi di lavoro al fine di sviluppare
strategie a breve e medio termine per consentire all’Ordine di affrontare con
chiarezza ed unità di intenti i compiti statutari secondo una programmazione
che vada incontro alle realtà e necessità nelle quali esso è chiamato ad
operare. La mattina di venerdì 2 Dicembre, alla presenza
del Gran Maestro, del Sovrano Consiglio, del Prelato, dei Dignitari
dell’Ordine e dei partecipanti al Seminario, ha avuto luogo l’inaugurazione con
la celebrazione della Santa Messa. Dopo la presentazione dei temi del Seminario da
parte del Coordinatore S.E. il Conte Carlo Marullo di Condojanni, Ricevitore
del Comun Tesoro, il Gran Maestro ha rivolto ai presenti un indirizzo di saluto
durante il quale ha auspicato un proficuo scambio di contatti e comunicazioni
tesi a consentire un esito positivo e costruttivo dei lavori, richiamandosi
agli alti scopi cui il Sovrano Ordine da secoli risponde sempre al servizio
della fede e della sofferenza. S.E. il Gran Cancelliere l’Amb. Barone Felice
Catalano di Melilli ha quindi aperto le sessioni di lavoro della prima
giornata, dando la parola a S.E. Rev.ma Mons. Maurice Noel Couve de Murville,
Arcivescovo di Birmingham, il quale ha tenuto la relazione sulla “Spiritualità
dell’Ordine”. Il relatore ha sottolineato come l’Ordine fin
dalle sue origini sia stato antesignano di nuova cultura sia religiosa che
laica, sia perché diverso dai gruppi di comunità monastiche allora esistenti
come entità indipendenti, sia per il suo carattere internazionale, in quanto
precorritore delle attuali organizzazioni internazionali e sovranazionali. Il Gran Cancelliere ha quindi invitato il Ministro
Francesco Aloisi de Lardarel, Vice Direttore Gen. Affari Economici del Ministero
degli Affari Esteri, ad introdurre il secondo tema del Seminario. II Ministro ha svolto la relazione sulla
“Cooperazione allo sviluppo nelle aree di attività dell’Ordine” sottolineando
le molteplici possibilità con gli organismi melitensi, coadiuvati dai
positivi ed intensi rapporti diplomatici presso numerosi Paesi e presso i più
prestigiosi organismi internazionali ed attraverso le convenzioni
intergovernative, potrebbero condurre la loro azione di sviluppo e di solidarietà al di là di ogni
credo e di ogni ideologia. La discussione che ne è seguita ha fatto emergere
proposte di lavoro che hanno toccato argomenti quali la sopravvivenza della
umanità stessa, l’aiuto programmatico ai paesi poveri, l’intervento di un
volontariato specializzato nel rispetto delle etnie e culture locali, il
soccorso tempestivo e calibrato secondo le necessità peculiari della zona di
operazione. Nel pomeriggio le relazioni sono riprese con
l’intervento del Rev. Mons. James P. Cassidy, Cancelliere del New York Medical
College, sui “Problemi della Sanità Cattolica; Prevenzione, Programmazione,
Ricerca scientifica”, mirata non alla sterile esaltazione della tecnologia e
dell’ingegneria genetica, ma alla applicazione di queste secondo gli insegnamenti
etici della Chiesa, direttive che l’uomo stesso reclama, giuridicamente
impreparato e culturalmente smarrito. Numerosi ed interessanti sono stati gli
interventi, taluni particolarmente appassionati, mirati sulla necessità di una
ricerca scientifica ed ospedaliera che privilegi la lotta contro malattie
sociali, dalla lebbra all’Aids, dalle epidemie che colpiscono i paesi del terzo
mondo alla prevenzione, attraverso una programmazione che anticipi il loro
eventuale sopraggiungere estirpando le cause sociali ed economiche locali. Alle citate parole del Sommo Pontefice sullo
Sviluppo e Solidarietà si è richiamata la Dama Teresa Cavalcanti Samaja nell’introdurre
il quarto ed ultimo punto del Seminario “La Carità nell’anno 2000”. Amore tra
le persone, una sfida contro l’indifferenza, la sfiducia, lo scoraggiamento,
la quale utilizzi le tecnologie e le loro potenzialità in una programmazione
che si fondi sul coordinamento elaborando strategie adeguate al fine di
evitare che intense attività umanitarie si disperdano sul nascere per il
mancato sfruttamento delle risorse materiali e spirituali. L’intervento ha suscitato un’ampia discussione che
ha fatto emergere, alla luce di esperienze operative, accanto a lacune a
carattere organizzativo, la validità, gli sforzi e sacrifici individuali;
donde la necessità non più dilazionabile di una cooperazione programmatica. L’Ordine ha dimostrato attraverso le voci dei suoi membri che sta
vivendo i problemi della società coeva cercando di affrontarli, prevederli,
provvedervi, ma senza subirli, offrendo con il carisma della sua spiritualità
il suo supporto sociale. Nella seconda giornata, apertasi con l’intervento del
Coordinatore S.E. il Conte Marullo di Condojanni, si sono svolti i lavori
dei gruppi suddivisi secondo le problematiche del Seminario: 1) “Spiritualità”,
coordinatore S.E. Couve de Murville. 2) “Attività
socio ospedaliere e caritative”, coordinatore Mons. Cassidy. 3) “Soccorso
e Protezione Civile”, coordinatore Cav. Heereman. 4) “Raccolta
e distribuzione risorse”, coordinatore Conte Solaro. 5) “Problemi
organizzativi”, coordinatore Conte Cicogna. Negli accesi dibattiti ed attraverso appassionati
scambi di diverse esperienze operative, gruppi hanno elaborato, ognuno nel
proprio ruolo di competenza, le proposte da sottoporre all’assemblea plenaria
del giorno successivo. Ne è emersa una sintesi che si basa su tre punti
chiave. 1) Coordinamento:
pur nel rispetto delle autonomie dei singoli Gran Priorati ed
Associazioni, si propone un assemblaggio delle potenzialità in strategie comuni che individuino
le mete e non disperdano le risorse spirituali e materiali. 2) Immagine:
informazione tra diversi organismi dell’Ordine al fine di un più fruttuoso
coordinamento, ed informazione dell’Ordine e sull’Ordine. 3) Organizzazione:
creazione di un centro che amalgami il Coordinamento e l’Informazione per
un’azione spirituale e caritativa più vasta e mirata. Le proposte, unificate in cartelli programmatici,
verranno sottoposte all’approvazione del Capitolo Generale dell’Ordine che avrà
luogo in Roma l’8 marzo 1989. I lavori del seminario si sono conclusi domenica 4
dicembre con l’Assemblea Plenaria alla presenza di S.A. Em.ma il Principe e
Gran Maestro, il quale nell’allocuzione conclusiva ha formulato una prima
risposta alle problematiche ed istanze emerse unificandole in un unico
termine aggiornamento, “modernizzazione”. Dal Seminario sono usciti quattro documenti,
rispettivamente sulla “Spiritualità”, “Carità”, “Protezione civile”, “Raccolta e
Distribuzione delle risorse”. Essi saranno analizzati dal gruppo di lavoro
opportunamente costituito alla fine del seminario e presieduto, che si
riunirà a Zurigo il prossimo 9 gennaio 1989 per stendere le proposte finali che
saranno presentate al prossimo Capitolo Generale.
Roma.
Chiesa Magistrale all’Aventino. Il baldacchino con lo Stemma
del Gran Maestro defunto, Fra’ Angelo de Mojana, e la poltrona rigirata in
segno di vacanza della Suprema Carica dell’Ordine. A destra: Gli Stemmi
dei Gran Maestri del Sovrano Ordine dalla Fondazione al 1988, con al centro
quello di Fra’ Angelo de Mojana. Rome. Magistral Church on the Aventine. The baldachin with the
Coat-of-Arms of the deceased Grand Master, Fra’ Angelo de Mojana, and the chair
turned as a mark of vacancy of the Supreme Charge of the Order. Right: the
various coast of arms of the Grand Masters of the Sovereign Order from its
foundation to 1988 with (centre) the coat-of-arms of Fra’ Angelo de Mojana. |