Rome. Magistral Palace. The 26 volumes of the first, systematic inventory of the Order's assets, covering both its buildings and works of art, constituting a "unicum" in the sphere of European cultural heritages. BENI CULTURALI
Il patrimonio artistico e
architettonico dell’Ordine: conservazione e restauri
Il «Figaro-Magazine», nel suo numero dell’11 settembre 1993, ha dedicato
ampio spazio, con larghissimo rilievo, al nostro Ordine, sollecitando
approfonditi interventi di S.A. Em.ma il Principe e Gran Maestro e delle alte
cariche del Gran Magistero e consacrando una parte non indifferente del
servizio al nostro patrimonio artistico e architettonico, illustrato con
numerose fotografie. L’eco suscitata dall’iniziativa in ambienti internazionali è stata
immediata tanto che, da settembre in poi ci sono pervenute dall’Europa e dal
Continente americano fitte richieste di notizie ulteriori, con l'invito a
divulgare in dettaglio dei beni culturali, la cui esistenza in molti
ignoravano, cosi come ignoravano l’impegno - messo ben in evidenza da una
intervista del «Figaro-Magazine» - con cui il nostro Ricevitore del Comun
Tesoro, Conte don Carlo Marullo di Condojanni, non solo provvede con gli Uffici
del Gran Magistero alla conservazione di questi beni, ma ne cura, con una
precisa pianificazione, il restauro, provvedendo anche delle ristrutturazioni
nuove, in precise ottiche culturali, con impegno museale. In risposta a queste
richieste, si è pensato così di inserire in questo numero della Rivista
Internazionale un panorama, se non esauriente, comunque essenziale del
patrimonio artistico dell’Ordine riferendo contemporaneamente di tutte queste
iniziative indirizzate, dal Comun Tesoro, a migliorare, con il mantenimento,
anche l’immagine, la funzionalità e l’efficienza. Aggiungiamo, a sostegno, un
ricco corredo fotografico spesso inedito, perché l’illustrazione sia completa. Di particolare rilievo, negli ultimi cinque anni, è stato l’impegno per il
Palazzo Magistrale di Via Condotti a Roma, sede extraterritoriale dell’Ordine,
che ha comportato anche il restauro della Cappella. L’equipe tecnica,
opportunamente selezionata, ha lavorato su precedenti studi dei colori
originali riproducendo, fedelmente, luminosità e chiaroscuri attenuati dal
tempo. La Direzione del restauro si è avvalsa di consulenze di altissimo
livello, non ultima quella del Prof. Carlo Pietrangeli, Direttore Generale dei
Musei Vaticani, il quale ha disinteressatamente offerto la sua esperienza e qui
lo si ringrazia con sincera ammirazione. Anche la facciata su Via Bocca di Leone è stata ripristinata con i colori
originali e così pure parti interne del Palazzo sono state oggetto di accurata
manutenzione nel rispetto delle loro linee architettoniche e cromatiche. Nel campo dell’arte pittorica si segnala il delicato restauro della
“Sagrada Famiglia” di De Ribera, operato attraverso la Soprintendenza per i
Beni Artistici e Storici di Napoli e successivamente esposto in varie mostre.
Il recupero di questo capolavoro è stato operato proprio dal Comun Tesoro
mentre, in fase di restauro, nulla sospettandosi sull’autore, alcuni mercanti
offrivano cifre modeste per acquistarlo dal Gran Magistero. Oggi l’opera è
tutelata e ben protetta. Innumerevoli gli interventi anche nella sede extraterritoriale dell’Ordine
all’Aventino, sia sul piano delle manutenzioni straordinarie sia su quello
architettonico. Pregevole, in questo ambito, il rifacimento cromatico della
sala del Consiglio Compito di Stato e del muro prospiciente la piazza dei
Cavalieri di Malta. Nel Castello di Magione, Residenza Magistrale, è stato curato il restauro
funzionale e architettonico di molti particolari. Le opere più significative e
importanti sono la sala del pianterreno, inaugurata lo scorso settembre, e la
grande biblioteca, realizzata dal Comun Tesoro nel quadro del suo impegno per
la conservazione dei volumi che, finora sparsi in luoghi diversi, potranno
avere idonea sistemazione garantita sia sul piano delle condizioni ambientali
per la conservazione, sia su quello della sicurezza nei confronti di atti
illeciti che potessero essere tentati dall’esterno. Tra le opere dedicate all’assistenza, di grande importanza è stato il
restauro della Masseria Nasisi a Taranto dove è stato sistemato un centro di
recupero per tossicodipendenti gestito con la collaborazione della Comunità
Incontro. Questo intervento è stato effettuato a sostegno delle Opere del Gran
Priorato di Napoli e Sicilia nel cui territorio si trova il bene patrimoniale. Nel campo museale, uno sforzo particolare è stato sostenuto per la
realizzazione, a Chignolo Po, del «Museo Cusani Visconti» articolato in più
sale, dove accanto alle memorie della famiglia benefattrice, compaiono numerose
testimonianze dell’Ordine e della sua storia. A questa realizzazione ha dato un
particolare contributo l’esperienza del Dott. Antonio Spada, il quale ha anche
curato una minuziosa documentazione fotografica dei reperti prima e dopo i
restauri. Nel museo sono stati esposti anche pregevoli volumi della Biblioteca
esistente. Innumerevoli, nel corso degli ultimi cinque anni, sono stati anche gli
interventi conservativi su beni mobili e arredi di proprietà del Gran
Magistero. Mobili ed arredi sono stati restaurati per l’esposizione di Genova
(Colombiadi) dove il Comun Tesoro ha allestito una significativa esposizione
legata alla presenza dell’Ordine sui beni ed alle sue attività nel mondo. Anche
questa esposizione si è avvalsa della collaborazione del Dott. Antonio Spada ed
è stata interamente eseguita con maestranze dell’Ufficio Tecnico del Gran
Magistero. E’ in corso, mentre andiamo in macchina, anche la realizzazione di
un museo dell’Ordine nel Palazzo Magistrale nell’isola di Rodi, articolato in
quattro sale e dedicato al ricordo della presenza dei Cavalieri nell’Isola ed
alle attuali attività dell’Ordine nel mondo. Tra le grandi opere di restauro architettonico va annoverato il Palazzo
Granpriorale di Praga eseguito sotto il controllo del Comun Tesoro ed oggi sede
del Gran Priorato di Boemia che ha recuperato, dopo la caduta del comunismo,
tutto il suo patrimonio immobiliare urbano. Tuttavia, l’impegno più importante che l'Ordine abbia mai sostenuto in
tempi moderni per la realizzazione in ambito culturale, riguarda il restauro di
Forte Sant’Angelo, prima residenza dei Cavalieri nell’isola di Malta, di
recente concesso dal Governo maltese al Gran Magistero dell’Ordine in uso
esclusivo per 50 anni. Il monumento è stato prima
esplorato per evidenziarne le stratificazioni storiche, per poi dedicarsi ad un
1° lotto di lavori contenente la sistemazione dell’ antica Cappella di
Sant’Anna e delle sue pertinenze. Un 2° lotto di lavori è stato individuato nel
restauro dell’adiacente area coincidente con il Palazzo Magistrale e nella
sistemazione di spazi sotterranei di suggestiva fattura. E’ allo studio un 3°
lotto di lavori per esaltare la funzionalità delle prime due parti restaurate e
connetterne i percorsi sino allo sbocco verso 1’antica banchina portuale.
Particolarmente significativo è stato l'intervento per eliminare tutte le
superfici occasionali e non archeologicamente giustificate che nei vari anni
avevano compromesso l’immagine storica e monumentale del complesso.
L’attenzione è stata portata al recupero formale degli infissi, delle
coloriture esterne ed interne, dei restauri delle decorazioni e della scoperta
e sistemazione di antichi affreschi. La ricerca della funzionalità per il monumento restaurato è stato
sicuramente il momento progettuale più difficoltoso, risolto a favore di
un’utilizzazione permanente degli spazi prospicienti Sant’Anna e di un uso
ricettivo occasionale dei locali del Palazzo Magistrale e annessi. Gli spazi
sotterranei potranno essere utilmente adibiti al ricovero ed esposizione di
eventuali reperti, che potranno essere rinvenuti durante la seconda fase dei
lavori nonché di suppellettili aventi natura di ricordo storico. Per questa
esperienza unica di restauro ci si è avvalsi della collaborazione del Prof.
Nino Vicari, quale progettista, associato, per la direzione dei lavori a Malta,
all’Arch. Roger De Giorgio, mentre il collaudo in corso d’opera è affidato
all’Arch. Giampiero Cardillo, che ha generosamente offerto la sua opera
all’Ordine. A parte le manutenzioni straordinarie di tutti gli immobili posti
in territori diversi, il Comun Tesoro ha anche provveduto alla progettazione di
lavori straordinari nel Palazzo Granpriorale di Venezia. Così pure sono in
corso lavori importanti nel bellissimo Palazzo Battiloro della Riviera di
Chiaia in Napoli, giunti ormai alla fase del collaudo finale. Questa breve ma significativa esposizione conferma l’impegno dell’Ordine
nei confronti dei beni culturali costituiti da un patrimonio che si è
consolidato nei secoli e che oggi garantisce per il futuro tutti i mezzi
finanziari necessari per il raggiungimento dei fini istituzionali dell’Ordine.
Proprio per questo patrimonio il Ricevitore del Comun Tesoro ha voluto un
puntuale inventario con fotografie di arredi e opere d’arte che rappresenta la
migliore garanzia per il futuro e la certezza di individuazione dei singoli
beni. Tale inventario sarà presentato a S.A. Em.ma il Principe e Gran Maestro
nel prossimo mese di aprile.
Rome. Magistral Villa on the Aventine. Extraterritorial seat of the Order, where the meetings of the Complete Council of State, the Chapter General, the most representative religious ceremony, and the State meetings and visits are held. The Magistral Villa hosts the Grand Priory of Rome, the Embassies of the Order to the Republic of Italy and the Holy See, the Philatelic and Numismatic Office.
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