ISTITUTO DEI CASTELLI - FORUM - 21 MARZO 2001

 

 Tindari. La Santa Messa celebrata da S.Em.za il Cardinale Salvatore De Giorgi, Arcivescovo di Palermo alla presenza del Gran Cancelliere Ambasciatore Conte Don Carlo Marullo di Condojanni, e del Gran Priore di Napoli e Sicilia, Fra’ Antonio Nesci, in occasione del Pellegrinaggio Mariano dei Membri del Gran Priorato nell’ottobre 2000.

 

Eccellenza Reverendissima, Autorità Civili, Signor Presidente,

 

è con grande piacere che ho accolto l’invito ad essere qui oggi, rappresentando anche il Sovrano Militare Ordine di Malta che, certamente, nella sua storia ha incontrato ripetutamente la Sicilia in momenti facili e difficili, anche nei territori dei quali oggi vi occupate e dove esistono alcuni segni indelebili delle gesta dei Cavalieri.

Il progetto che oggi vede la luce è certamente ambizioso e non mancherà agli illustri personaggi, che sono chiamati ad occuparsene, di renderlo ancora più interessante, con i nuovi contributi che tutti aspettiamo.

La rivisitazione della storia attraverso le gesta eroiche, le indagini sulla civiltà aristocratica, l’esame accurato di alcuni aspetti che caratterizzano la vita dignitosa dell’Uomo, quali il sangue e l’onore; i sistemi politici ed amministrativi medievali tendenti a favorire il passaggio integro dei patrimoni da una generazione all’altra; il fenomeno dei “cadetti” e dei “bastardi”, entrambi predestinati a subire l’influenza protettiva e drammaticamente punitiva della forte struttura familiare ancorata al territorio, fanno sì che vi sia ampia prospettiva di dibattito, per indagare ed acclarare fatti ed eventi che hanno scritto gran parte della storia dell’età di mezzo siciliana, proiettando la loro influenza anche nell’età moderna.

Di queste indagini Ella, Signor Presidente, è motore e custode, e le attività che il suo Istituto proietta nella società di oggi, che ha bisogno sempre di più di valori, hanno, oltre al carattere degli indiscussi meriti storico-culturali, quello del coraggio, in un momento, e lo ripeto, in cui il mondo intero sta affrontando grandi problemi esistenziali, caratterizzati dal degrado delle istituzioni: Famiglia, Stato, Chiesa.

Il crollo del muro di Berlino, dieci anni fa, ha fatto a sua volta cedere molte strutture economiche assistenziali in varie parti del mondo: il dramma certamente si consuma oggi, non solo nei Paesi del Terzo Mondo, ma anche in quelli cosiddetti civili, a causa del distorto uso dei poteri statuali che, troppo forti nei confronti del cittadino, violano spesso i diritti elementari dell’uomo, costringendolo in angustie e catene, senza mezzi di sussistenza da una parte e regolari processi dall’altra. In tale scenario nuovo, Signor Presidente, si impone a tutti i livelli il rinnovarsi della questione morale, anche nei teatri di guerra recentemente riaperti. Mai come oggi le iniziative, che Ella, con l’Istituto che così autorevolmente presiede, porta anche nel territorio siciliano, sono state così opportune: considerato il forte richiamo che esse hanno nei confronti dei valori eterni dell’uomo, valori che l’epoca storica di cui siamo chiamati ad occuparci, aveva identificato e riconosciuto come propri, distinguendoli come strumenti di elevazione ed affermazione nello scenario politico cui appartenevano.

Avanti, dunque, verso sempre più ambiziosi traguardi nel solco della tradizione e della riscoperta di ciò che sempre più spesso sembra essere sopito o forse mai esistito.

Grazie!